La figura del volontario

...è da sempre centrale, non solo per la società, ma soprattutto per le organizzazioni. In Italia sono oltre 7 milioni le persone che, agli impegni della vita quotidiana, decidono di affiancare azioni gratuite a supporto della collettività.

Un numero (che è molto più di un numero) in continua crescita. Una figura che assume particolare rilevanza anche nel contesto della Riforma del Terzo Settore che rimette al centro il volontario chiarendone e dettagliandone i confini, nonché le regole per una corretta gestione da parte degli ETS. 

Il Registro dei volontari

In questo incontro porremo particolare accento sul Registro dei volontari uno dei libri sociali più importanti, nonché obbligatorio, per gli enti che si avvalgono di volontari siano essi occasionali o continuativi in quanto entrambe le tipologie di volontari devono essere assicurate e conseguentemente riportate nel Registro in maniera chiara e distinta.

Il Codice del Terzo Settore ha semplificato, ma allo stesso tempo chiarito e dettagliato, tale obbligo e lo ha esteso a tutte le tipologie di enti che usufruiscono dell'attività dei volontari per portare avanti le proprie attività sociali.

Cosa è e cosa non è il Registro volontari?

Con il contributo di:

Alessandro Lombardi

Direttore Generale Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Carlo Mazzini

Esperto di legislazione e fiscalità

degli enti non profit

Mara Moioli

Co-founder e COO

di Italia non profit

Abbiamo approfondito:

Il contesto generale della Riforma del Terzo Settore in relazione alla figura del volontario per ETS, APS e ODV



Le novità introdotte dal Codice del Terzo Settore intorno alla figura del volontario




Gli adempimenti connessi alla presenza di volontari nell'ETS: dall’assicurazione obbligatoria (art. 18 del Codice del Terzo settore) al registro dei volontari (art. 17 comma 1 del Codice del Terzo settore)