Dai registri locali al RUNTS
I Registri del “non profit” esistono da quando esistono le persone giuridiche. Stiamo parlando di una storia di circa 80 anni, da quando il Codice Civile, nei primi anni ‘40 del Novecento, ha distinto tra enti con e senza personalità giuridica.
L’esigenza di trovare uno spazio in cui identificare gli enti non profit risiede nel fatto che, essendo questi enti a libera istituzione da parte dei cittadini, vi era necessità da parte delle autorità di avere un minimo controllo almeno di quelli ai quali concedeva la prima forma di agevolazione, quindi proprio la personalità giuridica.
Con il tempo le agevolazioni e le concessioni da parte del legislatore sono aumentate e pertanto ha continuato ad esistere la necessità di identificare con certezza i soggetti che potevano godere di dette agevolazioni e concessioni. Lo stesso iter per accedere agli elenchi o ai registri assicurava all'amministrazione pubblica un controllo dei requisiti.
Gli elenchi, le anagrafi e i registri che ricomprendevano i soggetti non profit avevano un difetto fondamentale: parlavano soltanto alle amministrazioni pubbliche. Erano stati pensati al mero fine di controllo della permanenza di determinati requisiti. I cittadini e le attività economiche che avevano interesse ad interagire con queste organizzazioni raramente potevano fare affidamento su tali registri poiché spesso poco accessibili e non aggiornati, anche ai tempi del web.
Uno dei maggiori meriti del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) sta nel fatto che esso si ispira al Registro delle Imprese. Assume la funzione di dare certezza ai terzi, inclusi i cittadini, in merito all'aggiornamento, alla correttezza e alla completezza dei dati che riguardano quelle realtà che iscrivendosi nel RUNTS acquisiscono la forma di Enti del Terzo Settore (ETS). La scelta di rendere pubblici i dati e le informazioni degli enti è stata presa coscientemente data la crescente evidenza del peso economico che il Terzo Settore e gli enti non profit esercitano sull’economia generale del Paese. Da qui la necessità di dare evidenza pubblica di una serie di informazioni tra le quali le caratteristiche, i dati economici e chi ha assunto le responsabilità.
Con il RUNTS, una parte considerevole del non profit viene dunque intesa come soggetto economico a tutti gli effetti. In quanto tali, sono chiamati a rispondere rispetto ai terzi e alle garanzie che il sistema economico richiede ai suoi operatori; a comunicare con certezza chi ha potere di rappresentanza, la responsabilità di agire in nome dell'organizzazione e di contrattare con gli altri soggetti del sistema economico.
Registro Unico del Terzo Settore (RUNTS)
Il RUNTS, introdotto dal Codice del del Terzo Settore (D. Lgs. 117/17 artt. 45-54), è uno strumento fondamentale di trasparenza degli enti non profit che riporta, in un unico luogo digitale, alcune informazioni di ciascun ente iscritto insieme ai rendiconti o bilanci d’esercizio, oltre al bilancio sociale. Il Registro è pubblico e accessibile a tutti telematicamente.
ETS
Gli Enti del Terzo Settore (ETS) rappresentano una nuova qualifica giuridica per gli enti non profit introdotta dalla Riforma del Terzo Settore. Gli ETS sono descritti e regolati all’interno del Codice del Terzo Settore. Sono ETS, e quindi possono beneficiare dei vantaggi che derivano da questa qualifica, solo gli enti iscritti al RUNTS.